Di Martina Kren
L’andamento della stagione 2020
Nella primavera 2020 è avvenuta una buona fecondazione dei fiori di Merlot con un successivo buon tasso di allegagione (ovvero lo sviluppo dei frutti dopo la fioritura non eccessivo, che presenta una delle fasi più importanti per lo sviluppo del raccolto); e questo, su tutto il territorio del Cantone Ticino. Fortunatamente, dopo la fioritura non ci sono difatti state le pesanti piogge, grandini, brina o le gelate primaverili che in passato avevano rovinato il raccolto. La vendemmia per il 2020 si prospetta dunque simile a quella del 2015: meno abbondante ma di ottima qualità.
Emerge solo un piccolo dettaglio… (anzi, due): la produzione del 2019 è stata del 15% superiore rispetto alla media decennale. Di conseguenza le cantine sono colme di vino e l’offerta supera la richiesta del mercato. Inoltre, come ormai ben noto, la pandemia ed il conseguente lock down hanno generato una grande perdita nelle vendite, corrispondente a circa 1.5 milioni di bottiglie nell’intera Svizzera, pari a circa CHF 15-20 milioni.
L’Interprofessione della Vite e del Vino Ticinese (IVVT) ha così deciso di limitare la resa al metro quadrato a 800 grammi per la produzione di vini DOC (con una tolleranza del 5%) e ad 1 kg al metro quadro per uve bianche (senza alcuna tolleranza). Il diradamento dell’uva prodotta in eccesso sui ceppi ha quanto meno degli effetti positivi per la vite: migliora la qualità dell’uva e conseguentemente del vino, diminuisce le carenze nutrizionali dei ceppi e prolunga la vita dei ceppi (che, se troppo carichi di uva, possono subire uno stress eccessivo e rimanere indeboliti). E gli effetti positivi si riscontreranno anche nel mercato che dovrebbe ritrovare il giusto equilibrio.
Il Consiglio Federale ha approvato l’Ordinanza inerente il sostegno finanziario straordinario per il declassamento dei vini: l’IVVT ha così inoltrato al Consiglio di Stato un progetto atto a rilanciare il settore vitivinicolo del Cantone (post-pandemia). Il progetto include il sostegno della promozione dei vini ticinesi con l’obiettivo di incentivare la clientela ad acquistare prodotti locali: vino, spumante, grappa, distillati, ecc. Un’iniziativa molto importante per tutti i viticoltori e produttori locali nonché per la promozione del marchio ticinese.
“La sfida sta nel fare comprendere ai consumatori che produrre vino in Ticino è più costoso ed impegnativo che in altre parti del mondo: coltivare i ronchi (che presentano una quota importante dei vigneti in Ticino) è scomodo e faticoso ed anche la raccolta, nella maggior parte manuale, implica molto tempo ed energie. Purtroppo il mercato è invaso da vini esteri a prezzi con cui è impossibile competere. Occorre ricordare che in Ticino l’uva ha dunque un suo valore e costo: il prezzo dei nostri prodotti è ragionevole e rispecchia il lavoro profondo svolto sul territorio. Il vino fa parte della nostra cultura: occorre mantenere viva la relazione con il nostro territorio ed il vino ne è la massima espressione.”
Angelo Delea, produttore.
Le tempistiche della vendemmia
Ma veniamo alla vendemmia: il momento della vendemmia è decisivo per la tipologia di vino che si desidera ottenere ed è basata sul rapporto tra zuccheri ed acidi, sulla concentrazione polifenolica, su quella aromatica, nonché sullo stato fito-sanitario dell’uva.
In un’area calda come il Ticino se si desidera ottenere un buon contenuto di acidità necessario ad esempio per la produzione di spumanti, è preferibile anticipare un po' i tempi della vendemmia onde favorire la presenza di acidi fissi e di aromi raffinati. Le prime uve ad essere raccolte (fine di agosto o inizio di settembre) sono difatti le uve per la base spumante: Chardonnay e Pinot Nero con cui produciamo gli spumanti Charme Spumante Brut del Ticino DOC e Noir Brut Spumante Bianco Ticinese DOC.
Dopo una decina di giorni si procede poi con la raccolta delle altre uve bianche quali ad esempio il Sauvignon con cui viene prodotto Il Sauvignon Blanc Ticino DOC oppure lo Chardonnay da cui nasce il nostro Il Chardonnay Barrique Ticino DOC ed il nostro Apocalisse Bianco del Ticino DOC (un elegante assemblaggio di Chardonnay e di Sauvignon).
Dopo la metà di settembre vengono di seguito raccolte le uve di Merlot da vinificare in bianco: ne è un ottimo esempio il Chiar di Luna Bianco di Merlot Ticino DOC.
Per ottenere dei vini più strutturati e ricchi, la raccolta è un po' ritardata per favorire una maggiore concentrazione zuccherina e di sostanze estrattive: il Merlot da vinificare in rosso è pertanto raccolto verso la fine di settembre e ne nascono degli squisiti nettari quali il Saleggi Merlot dei Losone Ticino DOC oppure il Carato Merlot affinato in Barrique Ticino DOC.
Nel caso in cui l’obiettivo sia invece di produrre dei vini marcatamente morbidi, dolci e strutturati, è possibile posticipare di qualche settimana la vendemmia: la cosiddetta vendemmia tardiva implica difatti una sovra-maturazione delle uve in vigna (e spesso implica anche lo sviluppo della Botrytis cinerea, una muffa che si nutre degli zuccheri dell’uva e che produce dunque dei vini passiti muffati che sono un po' meno dolci dei vini normali). Un esempio di una vinificazione con vendemmia tardiva (con una lunga macerazione) è il vino rosso dolce liquoroso Muto Vino Dolce Liquoroso di Merlot Ticino DC (prodotto con Merlot di vendemmia tardiva (ma senza Botrytis cinerea)).
“L’Annata 2020 sarà caratterizzata da volumi controllati ed in linea con le richieste del mercato. Quest’anno le condizioni metereologiche favorevoli hanno permesso all’uva di svilupparsi e di maturare senza grandi criticità. L’andamento vegetativo più che soddisfacente e l’ottimo stato fitosanitario hanno portato ad una qualità denotata da valori ottimali (anche in parte grazie al diradamento dei grappoli che conferisce maggiore qualità alle uve). Il raccolto della vendemmia 2020 si prospetta di eccellente qualità e ne potranno nascere dei grandi vini”.
Angelo Delea, produttore.
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